Ho conosciuto Mario Sandrin circa 2 anni fa; mi ero rivolto a lui, in quanto responsabile della casa editrice La Voce, per proporgli di pubblicare il mio primo libro ” Faccia/Faccia“. Inizialmente non ero sicuro che a una persona come lui potesse interessare pubblicare un libro fotografico, anche perhè i loro soggetti abituali erano ben lontani dall’argomento che stavo per sottoporgli. Con mio stupore invece, dopo avergli spiegato il progetto, mostrato alcune immagini e le prime prove di stampa, si dimostrò subito molto interessato ed entusiasta all’idea di aiutarmi. Il libro è stato presentato a maggio e il successo che ha riscosso ha fatto si che le nostra collaborazione continuasse anche per il secondo progetto a cui stavo lavorando. La risposta positiva non si è fatta attendere: 6 mesi dopo, infatti, insieme all’amico e collega Mattia Balsamini, abbiamo presentato il libro “Ritratti moderni di antichi mestieri“, sempre edito da LaVoce. Questo, sintetizzando parecchio, è stato il rapporto professionale avuto con Mario.
Voglio però soffermarmi sul rapporto personale e su quello che “Il Ragioniere” ha saputo trasmettermi: Mario è un uomo di altri tempi, nello stile e nei modi di fare, che inizialmente possono sembrare burberi, ma scavando poco sotto la sua corteccia (e vi assicuro che, anche per le recenti prove che la vita gli ha sottoposto, si e dimostrata veramente robusta) si scopre una persona incredibilmente umana, capace di entusiasmarsi ancora come un bambino, disposta ad ascoltarti, parlarti aiutarti sempre, in tutti i modi possibili, in qualunque momento, senza secondi fini. Conoscendolo, durante le nostre lunghe chiacchierate, ho scoperto inoltre l’impegno che lo ha contraddistinto all’interno di molteplici progetti, spesso e volentieri collegati con i giovani (Gymnasium, Piancavallo Magazine, La Città, Golf Club Aviano e tante altre iniziative) e che porta avanti quotidianamente nonostante l’età.
Una persona veramente speciale.
Grazie Mario, è un onore essere tuo amico.