Quando ho iniziato a studiare fotografia, di tutte le cose lette, viste e imparate, una in particolare mi è rimasta in testa: non tanto per la regola in se, quanto per il nome di chi ha individuato questa equazione fotografica: Theodor Scheimpflug. Nome che al tempo veniva ovviamente pronunciato in qualunque modo, tranne che nella maniera corretta; Sheinflugg, Sganghinguss, Saintluss, Shalallaritrurg, Sheinfrusss, Sshining-fluss e via discorrendo. Potete ben immaginare. Per chi non la conoscesse (a intervalli di tempo regolari me la dimentico anche io) potete vedere di cosa si tratta QUI. Ah comunque, come spesso succede, è più facile metterla in pratica che leggerla. Comunque quando studiavo c’era un professore che ci aveva parlato e spiegato più volte questa regoletta: Cesare Genuzio, noto fotografo Pordenonese. Qualche giorno fa ero a casa sua e, a un certo punto, mi è tornata in mente questa regoletta, che al momento non ricordavo, e me l’ha rispiegata, di nuovo.
When I started studying photography, I particularly remember one thing, not so much for the rule itself, but for the name of the man who has identified this photo equation: Theodor Scheimpflug. A name that, at that time, was obviously pronounced in any way, except in the correct one; Sheinflugg, Sganghinguss, Saintluss, Shalallaritrurg, Sheinfrusss, Sshining-Flux and so on. However, when I was studying, there was a professor who had spoken to us and explained many times this rule: Cesare Genuzio, known photographer in Pordenone and a patient teacher. A few days ago I was at his house, and at one point, I was reminded of this rule of Sheimpflug, that at the time I did not remember, and he explained it to me again.